La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
206 LIBRO QUARTOgiudice proprio col titolo bizzarro di Abao o Abate della città, il quale uffìzio fu esteso col tempo
alle Valli della Polce'vera e del Bisagno. Nuovo non era, come dianzi mostrammo, quel titolo; nuove bensì e sommamente gradite queste sue incombenze. Pur non bastò; e a Corrado Doria convenne deporre il carico di capitano. Un regolare Parlamento gli sostituì il cugino Lamba,che era stato podestà benemerito in Asti. Lamba aveva intrepido cuore, tratto cortese, e certa divo-zion popolare, che può moltissimo quando è congiunta a sode virtù. Mediante le sue persuasioni han fine le ritrosie e le querele; i ruoli de'marinari si riempiono a gara, e volentieri il collega gli cede la dignità d'ammiraglio contrastata a Corrado. Mosse dalle stesse cagioni il Consiglio della credenza mette più cura alla scelta che al numero delle forze navali, avendo l'esperienza insegnato esser troppa la spesa e troppo malagevole l'ordine quando si eccede un centenajo di legni; perchè bisogna far gente alla rinfusa, e la marineria inesperta o indocile guasta la buona. Non si potè tutlavolta ommettere una tassa straordinaria, che parrebbe a'dì nostri un nulla, di dieci soldi sopra la teste, e di tre a centenajo sopra i capitali, purché non eccedesse sei lire o un'oncia d'oro per ciascuno. Mediante il ritratto di quella imposizione i deputati alla zecca decretarono una nuova moneta d'argento da compartirne le paghe all'armata. Intorno alla solita impronta erano tre iniziali significanti in latino: Al tempo delle minacce de'Veneziani! Il contorno diceva : sia protettore di Genova Iddio ! E Dio gli esaudì.
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