La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
210 LIBRO QUARTOil combattimento. La divisione assalita alle spalle comincia a dare addietro, voltar le prue, disordinarsi Una galea è già presa, il disordine è in tutte. Del semicircolo formato con sì grandi speranze dal Dandolo, non riman ch'egli solo immobile al centro: ma Lamba rinforzato da due legni minori l'investe, lo abborda e il fa prigioniero. Da tutte le parti l'altre galee fracassate si arrendono; sole dodici si sottraggono con la fuga. Il conte di Treviso, Saraca Gradenigo, un Basea, un Morosini cadono valorosamente nella mischia. Andrea Dandolo, a cui il vincitore salvò a forza la vita, battendo della fronte contro l'albero maestro, s'uccide. Intorno a diecimila morti, seimila seicento e cinquantaquattro i prigioni. In questo numero è il celebre Marco rolo frescamente tornato da'suoi viaggi d'India.
La perdita de'Genovesi montò a millecinquecento persone secondo gli annali forestieri (I), giacché i nazionali in un momento sì grande sono interrotti; avendo Jacopo Doria cessato di scriverli, oppresso dagli anni e dall'infermità.
Questa battaglia fu nominata di Gùrzola per la vicinanza dell'isola. Fu comparata alle battaglie navali degli antichi Romani, non solamente per la moltitudine delle navi e de' combattenti, ma per la riputazione de'Viniziani, nelle cose marittime poco o nulla inferiori a'Cartaginesi. Gli antichi solevano fare dopi* grandi felicità un sagri-fizio di cento vittime; e Lamba fece sopra la piaggia di Cùrzola il memorabile incendio di
(I) Ferrei. Vicent. 987.
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