La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
230. ANNOTAZIONIchiamasse un altro usurpatore j cioè Carlo d'Ari già, ad impadronirsene a danno dell' innocente Corradino.
(v) Il nostro storico dissimula quivi non giustamente i meriti della casa sveva inverso al regno di Napoli. Certo egli è che niuno dei re della crudele schiatta degli Angioini chiamativi dai papi t e della stirpe superba Aragonese è da paragonarsi a Federico IIj da cui fu Jatto tutto il bene onde quel regno godette mai fino ai tempi di Carlo III di Borbone j e che non fu distrutto dai sospettosi ed avari regnanti delle case d'Angiò e d'Aragona.
(x) Un singolare miscuglio di bonarietà e di generosità e gentilezza cavalleresca presentano in que' tempi i costumi delle repubbliche marittime italiane. Quella esplorazione patente e pubblicamente riconosciuta che Pisa e Genova facevano3 l una presso dell' altra, praticare per mezzo di notai e di spie3 e quelle sfide a battaglia in tempo e luogo e con mezzi e forze preannunciati, sono un segno evidente di gentile educazione All' incontro, come acutamente avverte il nostro autore, nelle città medìteiranee il tratto pendeva più al plebeo ed al buffonesco. In segno di sfida si balestravano asini dentro le mura e sulle piazze principali ; sulle torri rivolte inverso al territorio delle città rivali soleansi porre statue che con alti sconci ed osceni facessero derisione ai nemici j e bene spesso nelle scorrerie che si spingevano fin sotto alle mura delle città con cui eravi guerra, oltre al battervi monete, e far correre il pallio da' barberi3 vi si facevano correre bagasce. Le brigate sollazzevoli de' cittadini pendevano più al burlesco che al gentile j rassomigliavano insomma i costumi delle città mediterranee a quelli delle ricche ed industri città fiamminghe o germaniche. La quale differenza tra' popoli ricchi marittimi d'Italia e gli altri3 sembra doversi per avventura ripetere non come il nostro A. vorrebbe dalla partecipazione alle crociate, ma bensì dal frequente praticare de' navigatori e trafficanti nelle corti di Costantinopolif in cui i Pisani già da antico fingevano officio di onorata milizia, di Aragona j d'Inghilterra, di Francia e d'Egitto3
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