La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
276 LIBRO QUINTOmentì ; entro a dispetto di Giovanni XXII in Roma, prese la corona contro i suoi divieti, e scomunicato il depose dalla dignità pontificia, sostituendogli il frate minore Pier da Corvara. Sorridevano a questi eccessi i Romani, per odio a'vescovi loro, nati stranieri e residenti in straniera città; ma poscia sdegnati delle violenze che Lodovico faceva e tollerava, il cacciarono fuori del loro paese; gridandogli addietro: Viva la santa Chiesa, e muoiano gli eretici ! I suoi soldati medesimi si ribellarono in parte da lui; corsero la Toscana e venuto a morte Castruccio, venderono Lucca a Gherardo Spinola di Odoardo, il quale vi si mantenne due anni. Altretanti durò Lodovico a strappare danaro da chi cercava protezione o temeva vendet-. ta; sessantamila fiorini d'oro da Azzo Visconti figliuolo e successor di Galeazzo, trentamila da Silvestro de' Gatti signor di Viterbo, centomila da Pisa, altretanti da Lucca, e anche quattordicimila dal piccolo Todi. In fine non potendo più trarre soldati dalla Germania, nè dall'Italia ricchezze (1329), tornò ne'suoi stati con la corona imperiale in capo e i rimorsi in cuore.
(i33o). Ammaestrati da tanti esempi sinistri, i soli Ghibellini di Genova non invocarono mai la protezione di Lodovico, o così tardi, ch'egli era già fuori d'Italia. Laonde non avendo più forze, nè sperando più appoggi, si piegarono finalmente a richieder di pace i loro avversari; e per ottenerla senza difficoltà, proposero di eleggerne arbitro il re Roberto loro nimico. L'accettarono prontamente i Guelfi; ma quegli sfogando l'occultato rancore, restituì la patria agli usciti,
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