La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO SECONDO 283
se più gloria, fu Salagro Di Negro. Con sole dieci galee passò in Sardegna a dispetto del fiero Carlona; liberò Alghero ch'era assediato; poscia avvisato da legni neutrali, che di Maiorica uscivano quattro gran navi portanti in Sardegna mille quattrocento uomini d'arme e cent'ottanta cavalieri, il fiore della milizia aragonese, si mise fra quel mar tempestoso ad aspettarle. Scopertele appena da lunge, diede lor caccia per dieci giorni continui, nè potendo raggiugnerle mai, deliberò di affondare tutto il carico soverchio, e fino le vettovaglie. Difficilmente si deciderebbe, se fosse più meraviglioso l'ardire del capitano o l'ubbidienza de'marinari. Alleggerito in tal guisa il peso, e nella sola vittoria posta ogni fiducia, le ciurme fecero più forza di remi, le galee più cammino, e i nemici raggiunti, dopo generosa resistenza s'arrenderono. Nell'opinione di un lungo soggiorno in Sardegna, i cavalieri spagnuoli avevano condotte seco lor gentildonne, avvenenti e graziose, com' esser sogliono le Aragonesi. Salagro non volle pure vederle; ma dividendo sue cure fra quelle e i feriti, provide che alle une si usassero i più rispettosi doveri, agli altri l'assistenza più umana. E nondimeno uno de'prigionieri vinto da incontentabile gelosia diede a un ferro di piglio, e immerselo in seno alla troppo amata sua sposa. Avvinto però di catene, tradotto al capitano e interrogato perchè sì crudele? rispose: la vita della consorte essergli stata men cara, che l'onore di lei. Salagro allora: ho usato pietà agli uomini armati, ho trattato i feriti come fratelli; ma tu che sospettasti l'onestà de Genovesi, uccisor di tua donna, morrai! Dopoed
| |
Salagro Di Negro Sardegna Carlona Alghero Maiorica Sardegna Sardegna Aragonesi Genovesi
|