La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
286 LIBRO QUINTOi Salvagli! contenti a non aver parte alcuna nei pubblici onori; perdano ben anche le ricchezze, le amicizie, il nome ... ma la patria sia salva ! (I)
Innamorato di sentimenti così generosi, il popolo seguitò i Salvaghi. Essi intimarono a Bulgaro di allontanarsi, a'suoi aderenti di porre giù l'armi. Tutti ubbidirono. Tennesi un parlamento, il quale dichiarò spirata la signoria di Roberto, e costituì un governo nazionale, pieno d'antiche rimembranze. Capitani della repubblica si elessero per anni due Rafaele Doria ch'era ammiraglio di Sicilia, e Galeotto Spinola. Podestà delle liti fu Becca rio Beccaria dottor di leggi, cavaliere, e cittadino Pavese. A patrocinare i poveri e a tliffìnire le piccole lor controversie si restrinse l'abate del popolo; e per discutere le pratiche di stato insieme coi due capitani, si diede loro un consiglio di 24 anziani, metà nobili e metà popolari, ma Ghibellini tutti. Ne uscì un editto che minacciava di pena eziandio capitale chiunque la persona offendesse, o danneggiasse le robe altrui; fosse libero a ciascheduno lo scasare o fermarsi. La quale moderazione e imparzialità richiamò alla patria molti Guelfi già usciti, e indusse non pochi del popolo a dichiararsi Ghibellini. Ma i capi della fazione covando insuperabile odio, si ridussero in Monaco, baluardo della Liguria s'è unito, e nido di malcontenti, quando è disgiunto.
L'assenza degli emuli, i sovrastanti pericoli, e le speranze degli amici furono cagione che non
(I) I tre collegati cantoni di Schwitz,Uri e Unterwald vinsero la celebre battaglia di Morgarten nell'anno 1315.
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