La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO TERZO 305
La Repubblica dunque commise a Simone la liberazione di Scio e delle Focee, colonie perdute nella guerra civile. Scio fu perduto io questo modo. Dicemmo nel libro antecedente come Benedetto Zaccaria l'ebbe in feudo da Michele Paleologo. Martino nipote di quello (*) sconfisse più volle i Turchi, e servi fedelmente Andronico il giovine nelle sue guerre. E nondimeno fu data credenza al fratello di lui, che mosso da scele-rata ambizione lo accusò di fellonìa. L'innocente fu tratto nelle carceri di Costantinopoli, dalle quali non usciva mai più, se non era la mediazione di Benedetto XII e di Filippo Yalesio re di Francia. Quindi invitato all'impresa di Smirne, vi fece prodezze e lasciovvi la vita. Con tutto ciò
10 sconoscente Andronico ritenne Scio, e il calunniatore morì per angoscia di un delitto infruttuoso. Circa il medesimo tempo Andrea Cattaneo II, pronipote del primo, era principe nelle due Focee. Costui mantenne con infinite piacen-terie e regali la benevolenza degl'imperadori,ma lasciò morendo un figliuolo per nome Domenico, a cui quella che il padre chiamava prudenza, sembrò codardìa. Avvenne che Andronico armò venti galee sotto colore di unirle alle squadre di Napoli, di Sicilia e di Aragona in danno de'Turchi. Vera o apparente che fosse, quella lega non ebbe effetto; e tutta volta le navi greche tennero
11 mare. Ciò mise in sospetto i vassalli dell'imperio, fra* quali Domenico Cattaneo esortò i cavalieri di Rodi e il Veneziano Sanuto principe delle Ci-
(I) Du Cange , hist. de Constant. A. 1304, Greg. Nicet. XI. T.
Serba, T. IL 20
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