La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
306 LIBRO QUINTOdadi a non aspettare con vile rassegnazione il fine di Zaccaria. Armò pertanto otto galee, i Ro-diani quattro,e tre Sanuto; discesero insieme nell'isola di Lesbo o Metelino, luogo importante per loro difesa, e ne cacciarono i Greci. Domenico ebbe l'isola, i compagni la preda. A tale avviso la squadra greca sen venne nel golfo di Smirne a fine di concertarsi con un Emir turco alleato dell'imperadore; poscia die fondo a settentrione di Fochia nuova. Col grosso della sua gente l'emir passò il fiume Sarabat, onde strigner di guerra l'assedio. Domenico lo sostenne in persona. Sei mesi di resistenza gli meritaronoipatti seguenti: renda all'imperador Metelino, all'emir un figliuolo rimasto prigione in una sortita; ambedue gli guarantiranno l'avito dominio. Ma la vita campata fra Tarmi nemiche, un perfido amico gli tolse fra gli ozii domestici mentre cacciavano insieme. E Andronico non curando i sospetti, spogliò la sua discendenza.
Prima di usar rappresaglie, l'ammiraglio Vi-gnoso doveva introdurre amichevoli pratiche coi Greci. Or presa terra a Caristo porto dell'Eubea, per attignervi acqua, gli vennero trovate per la stessa cagione ventisei galee, parte de'Yiniziani e parte de'cavalieri di Rodi, le quali speravano, secondo che a lui riferirono i capi dell abitazion genovese, di farsi ricevere in Scio, sotto colore che i Turchi stavano per assalirlo. Accelerato pertanto il carico d'acqua e avviatosi segretamente al canale, che divide quest'isola dalla terraferma, fece intendere a'magistrati della città principale il soprastante pericolo; esortandoli a mettersi sot-
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