La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
308 LIBRO QUINTOpena in Scio per un Genovese. E adulato nel cieco ragionamento, o sedotto dalla bellezza de'grappoli, colse d'un'uva matura, gustolla, e tenendone ancora in mano, venne in mezzo a'soldati. Divolgata la cosa, il padre ne ingiunse ilgastigo. Genovesi e Greci pregavano in vano, che gli perdonasse. 11 giovinetto fu legato, condotto per la città a lenti passi, nudo le spalle e flagellato senza intervallo dagli esecutori. Un araldo lo precedeva gridando, cosi si puniscono i ruba tori di un popolo amico!
Mantenitore Simone della giustizia più scrupolosa ai vinti, mantenne con pari fermezza ciò ch'egli stimava dovuto ai vincitori.
In virtù della piena balìa e del mero e misto impero che la Repubblica nostra ci diede, Noi sentenziamo co'nostri consiglieri in tal forma:
1.° Le gabelle di Scio appartengono per ragion di conquista alla Repubblica. Essa le cede per ventinuove anni a'compartecipi dell'armamento che ha conquistato quest'isola, onde si compensino delle spese fatte a tal fine,soltanto eccettuato quanto fia necessario alla custodia e difesa di quella. Non bastando i ventinove anni a compensarli, la cessione vien dichiarata ora per allora perpetua coli'anzidetta riserva.
2. Le spese dell'armamento sono calcolate a lire dugenlotrentamila, gl'interessi scalari al sette per cento.
3.° I compartecipi si chiameranno alla greca Monisti, la loro compagnia Maona. Il governo economico dell'isola sarà costituito da esso loro; il politico fia simile a quello delle altre colonie, sai-
ed
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