La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
314 LIBRO QUINTOcossa, s'arrende. Ma i Greci inveleniti vi saltano sopra con le spade sguainate, e non vi lasciano anima viva. Dopo feroce tripudio rivolgono addietro le prore a fine di rientrar tutti insieme nel Bosforo e di strignere Pera per mare, com'era giā stretta per terra. L'ardita colonia aveva apparecchiate nove galee con altretanti legni da carico racconci a uso di guerra. Il nome del capitano non ci č noto. Sappiamo bensė che mentre tutti il consigliavano a non dilungarsi dal castello di Gālata, volle egli solo con fortunata temeritā spiccarsi incontro a forze tre volte almeno superiori. Riuscigli di giungere alla punta del golfo prima di quelle, e posesi colā in aguato. Sul fare del giorno essendo il ciel nuvoloso, i venti leggieri e invariabili, lo stuolo greco spunta dal promontorio orientale di Costantinopoli, ove sono due torri e una chiesa di san Demetrio; certo sconsigliatamente per li vortici continui che gli scogli ivi cagionano, e per mancanza di zavorra lā pių dannosa che altrove. Cammina esso stuolo iu tale ordine, che la prua d'una nave quasi tocca la poppa dell'altra formando una lunga catena. E cosė radendo terra, perviene vicino alle galee genovesi. Ma chi l'avrebbe creduto! Al primo incontrarle e'non si spiega nč rivolge le prue a un medesimo segno: non sa combattere nŦj fuggire. E chi gittasi in mare, chi s'afferra agli scogli; un timor panico universale ha vinto coloro che poco innanzi promettevano sicura vittoria a5lor cittadini. 11 capitan genovese a tutta prima sospetta di qualche stratagemma; di poi appressandosi Ŧ dileguata ogni dubbiezza, s'impadronisce non
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