La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
320 LIBRO QUINTOnuovi semi di guerra. Dopo la pace con l'impè-radore de'Tartari Tchanibek, aveva costui aspettato un'occasion favorevole, che gli arrivi di molte merci orientali tirassero alla Tana più Genovesi. I quali mentre badavano a'loro negozii, furono assaliti a tradimento, parte uccisi,parte alla catena, e a tutti fu tolta la roba. Aggiungono alcuni che Tchanibek non la perdonò a'Veneziani, e tolse a? Pisani un piccolo porto che possedevano nel mar della Tana. La colonia di Gaffa prese tosto la guerra, corse co'suoi navili la palude Meotida, bloccò le bocche del Tanai, e i Barbari ripentiti accettarono quest'accordo: che fuori di un Genovese niun altro agente Italiano nè Greco
Fotesse dimorare alla Tana; e quante merci dal-
Indie giungessero alla Tana per conto di qual si fosse mercante in Ponente, dovessero in avvenire pigliar porto in Gaffa. Per far osservare un accordo di tanta importanza, i Genovesi bandirono la navigazion della palude Meotida (I); e prevedendo che il maggior ostacolo verrebbe da Veneziani e da'Pisani, profferirono loro nel porto di Gaffa, oltre l'accoglienze dovute agli amici, una piena franchigia delle gabelle. Pisa acconsentì; Venezia richiese qualche parte ancora de'pubblici introiti in Caffa;-poi ruppe la pratica d'accordo, anzi esortò i suoi naviganti a passare animosamente lo stretto. 1 castelli delle aue rive opposte fecero per segnali conoscere alle navi venete di ritirarsi; quindi scaricarono addosso i loro tra-
(I) M. Vili, lib. I, 83, 85. CanUc., lib. IV, 26. Gr«*., IUj. XVJII, 2.
| |
Tartari Tchanibek Tana Genovesi Tchanibek Veneziani Tana Gaffa Meotida Tanai Barbari Genovese Italiano Greco Tana Tana Ponente Gaffa Genovesi Meotida Veneziani Pisani Gaffa Venezia Caffa Vili Pisani Tana Pisa
|