La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO QUARTO <323
Dopo tali successi Sim6n Vignoso ch'era tor? nato a Scio potestà, venne con grandi forze a Càristo, porto meridionale dell'isola anzidetta, in vicinanza del quale i Genovesi erano stati sconfitti E il colpo inaspettato riuscì così bene, che la terra si diede con ventitré navi, cariche dique'mar-uii che gli antichi chiamavano Caristei. Il potestà genovese fece appendere le chiavi di Càristo alle porte di Scio.
In questo tempo il doge Morta finì, colpito da quella mortalità latente che dura molti anni dopo le grandi epidemie. Giovanni Valenti fu eletto in sua vece. Simile di genio e d'opinioni, egli si valse della guerra che allora pendeva, per rimostrare, come una patria giusta e imparziale centuplica i suoi difensori. Onde si ammisero i nobili a tutti gli uffizii tanto civili che militari, e rivocaronsi dal bando coloro che periti non erano nelle guerre sanguinose di Francia. Un armamento di settanta galee fu il frutto di que'savi decreti. Andò in Costantinopoli un ambasciadore per richiedere di lega il Cantacuzeno. 1 Veneziani si collegarono con Pietro IV successore di Alfonso re d'Aragona, a cui non pareva esser sicuro della Sardegna, se non molestava i Genovesi. Iprincipi italiani non inclinavano nè all'una parte nè all'altra; ma si conosceva che volentieri vedevano due repubbliche così potenti da sè medesime indebolirsi. Fra tante passioni di ambizione e d'odio, un sol uomo senza titoli, senza alcuna dignità eminente parlò di pace. Fu questi Francesco Petrarca figliuolo di un notaio fiorentino relegato in Arezzo (I). Tutti esaltano nel Petrarca il ristaura-(I) Nacque l'anno 1304, morì nel 1374.
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