La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO QUARTO 333
a incalzar nelle strade i terrazzani. Venne fatto alla plebe dispersa l'uscire da una piocola porta inosservata e ricoverarsi dietro alla cavalleria. Ma i,cittadini agiati non sapendo partirsi dai loro averi, perderono sč stessi. Uomini e roba tutto fu portato a Pera. Ora l'intemperante Del Moro non volea nulla meno che assalire la metropoli dell'imperio. Ma come furono alla vista, i suoi partigiani stessi lo discredettero, e convennesi di navigare a Sozopoli o Selibria, trentadue miglia pių vicina a Costantinopoli che non č Eraclea. I suoi abitanti stoltamente presumendo delle forze loro, avevano ricusati i soccorsi poco innanzi mandati da Cantacuzeno a tutti i porti della Propontide. Ma quando il nimico fu innanzi, si dettero a discrezione. Per la qual cosa aperte le porte e sostenuto un primo saccheggio, ricomperarono ad altissimo prezzo, come quelli che molte sostanze tenevano altrove, le loro persone e le masserizie pių care. Intanto i cittadini di Eraclea erano stati rinchiusi nelle prigioni di Pera. 11 vescovo loro Filoteo si fece mallevadore per quelli che potevano col tempo pagare il convenuto riscatto; e ipotecata che fu tutta la mensa vescovile, beni ereditari non avendo, s'offerse a rimaner carcerato in vece di quelli che avevano perduto ogni cosa. Il cambio fu accettato; ma non ebbe il pič sulla soglia, che i Genovesi glieli donarono liberamente, alzando la sua caritā pastorale alle stelle. Notisi che allora le taglie di guerra tenevano luogo di paghe, e che i prigionieri miserabili servivano i loro padroni o eran venduti come tanti schiavi.
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