La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
344* LIBRO QUINTOrienza vi ha dimostrato i subiti casi della fortuna, deli! tenetevi uniti, assicuratevi da nuove calamità, siate equi, moderati, clementi ».
(i353). Il papa, i cardinali e Petrarca si adoperarono in vano.IGenovesi fan lega coire d'Ungheria, i Veneziani con Carlo IV imperatore. Ciascuna delle parti si sollecita a esser prima in mare, l'una per l'ultima battaglia avvilendo i nimici,e l'altra sospirando vendetta. Pure l'esortazioni antidette protraggono gli armamenti fino in agosto. Genova arma sessanta galee, Venezia trenta, il re d'Aragona venti a proprie spese ed altretante al soldo de'Viniziani, oltre a tre gran cocche incastellate con trecento combattitori per ciascuna. Antonio Grimaldi comanda alla prima armata, Niccolò Pisani e Bernardo Cabrera alla contraria. Molti Ghibellini^ cui toccava servire sotto di Antonio, volevano mettere scambio; se non ch'egli fingendo acconsentirvi, fa vela all'impensata per Portovenere.Una tempesta insolita in tale stagione gli disalbera poi otto legni, e vietagli di prevenire l'union de'nimici. Fatta bonaccia,ei s'incammina con sole cinquantadue vele alla Sardegna. Fra Porto-Conte e il golfo d'Alghero è un capo nominato Galera.Non l'ha prima spuntalo, che scuo-pre quasi in fondo del golfo i nimici schierati in tale ordine, che le galee più piccole stanno nascose dietro alle grosse. Neil'appressarsi s'avvede del vero lor numero: ma il simulato timore, la .calma del vento, e il pungolo della fresca vittoria lo spingono al combattimento; e forse non poteva più evitarlo. Egli incatena le sue galee l'una con l'altra, lasciandone quattro sole libere per ognied
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