La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
362 LIBRO QUINTOsi rende monaco in un deserto, e Gattilusio sposa la sorella dell'amico con l'isola di Metelino in dote (I).
Un Genovese ripose il legittimo imperadore in trono; tutti i Genovesi insieme non sapranno riporre la patria nell'antico stato? Così agli amici dicevano Mallone Cattaneo e Lorenzo di Angelo, due uomini dissimili per condizione, pari in virtù. La morte anticipata dell'arcivescovo Giovanni e i vizii de'suoi nipoti avvaloravano que'detti, mostrando quanto il regno de'buoni sia corto. Matteo Visconti menava vita sì dissoluta, che in brevi giorni ne trapassò; Bernabò e Galeazzo erano viepiù sanguinari che intemperanti. Chiunque incorreva la loro disgrazia, veniva impiccato per la gola, o gittato in un forno rovente, o privato almen della vista; i loro capricci pareggiavano le lor crudeltà (2). D'ora in ora si aspettava a Genova uno di, quegli ordini iniqui, che disolavano Milano; ed ecco agli undici di aprile Guglielmo Pallavicino, uomo per altro più simigliante al suo vecchio signore che a'nuovi, fa leggere in consiglio un loro editto, le cui disposizioni ignoriamo. Mallone e Lorenzo sono i primi a biasimarlo. Buon numero de'consiglieri loro aderisce. Il luogotenente ducale in cambio di mettere il partito, licenzia l'adunanza, e a'capi dell'opposizione fa ingiungere di trasferirsi a Milano, operava d'indurii così a fuggire. Se non che Mallone, avuto il comando, se n'andò ritto in piazza San Siro,
^1) Hubert. Folietae Genuen., Hlst. VII. (2. P. Azari, Annal. Mediol., t. XVI, R. S.
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