La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
364* LIBRO QUINTOdella gelosia,onde convennesi di menomare l'autorità ducale. Non s'oppose la plebe. Simone non lasciò trasparir dispiacere. Nove cittadini si elessero con titolo' di riformatori e con piena balìa. I loro provvedimenti furono in compendio i se-
fuentL « Avrà il parlamento gli antichi poteri. I ogi saranno a vita, dell'ordine popolare e di esso amatori. Amministratori supremi della repubblica, non potranno a ogni modo deliberar cose gravi^enza l'assenso della maggior parte degli anziani. 11 consiglio degli anziani sarà di dodici, sei de'più savi mercatanti, e sei de'migliori artisti, tutti ben affetti allo stato popolare; e tifa-rannosi ogni quadrimestre per terzo. Supplirà le parti del doge in caso d'assenza, malattia o vacanza un viceduce. Vigileranno all'esatta osservanza delle leggi cinque sindicatori, i medesimi che costituiscono il magistrato della moneta. Continuerà sopra le cose forensi un podestà forestiere col suo vicario, e dureran parimenti gli altri tribunali e magistrati istituiti da precedenti leggi, compatibili con le presenti. I nobili saranno ammessi a tutti gli uffizii della repubblica, salvo a uelli di doge, viceduce, sindicatori, e alle po-esterie aventi giurisdizione di sangue. Concediamo questi favori a'nobili, conchiudevano per modo d'ironìa i riformatori, acciocché amorevolmente si portino co'nostri; e se facciamo qualche eccezione, gli è tanto per loro bene, quanto per zelo dello stato popolare ».
I fratelli Visconti si apparecchiavano a distruggerlo, quando furono assaliti dal marchese di Monferrato, desideroso di ricambiare sopra died
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Visconti Monferrato Simone
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