La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
368* LIBRO QUINTOassaltò il campo nimico e sfecelo tutto, senza che
uomo scampasse.
Come s'adoperavi ne' sommi pericoli del regno, inalberato il grande stendardo, sospesi i termini giudiziari, e commutati i bandi de'fuorusciti, un nuovo esercito con nuovo capitan generale s'imbarcò a Barcellona per la Sardegna, ma tentò indarno di ricuperare Alghero, Sassari e l'altre terre occupate dal vincitore dopo la battaglia d'Oristano. Trionfavano i Sardi.E già Urbano VI estimatore de'Genovesi e disgustato col re d'Aragona perchè non pagava il censo impostogli, minacciava di ritorcere contro di lui l'autorità dall'avo suo invocata contro i signori dell'isola, quando nell'anno i3y6 morte sorprese Mariano vicino a essere coronato re, e benché oltre negli anni ancor vigoroso. Ugo II figliuol naturale gli fu successore. Gli storici stranieri o viventi sotto straniera dominazione ragionarono di questo principe, come gli oppressori vogliono si ragioni di quelli cui nominano ribelli. Ma le memorie contemporanee scoperte nel XVII secolo da un dotto antiquario (I) ci danno delle sue qualità un'altissima opinione. Di animo men bellicoso che il padre, Ugo durò tutta volta a combattere con gloria gli Aragonesi: e fu l'amistà sua ricercata da grandissimi principi. L'udienza ch'ei diede nel 1878 agli ambasciadori di Lodovico duca d'Angiò fratello di Carlo V re di Francia, dipinge al vivo i costumi rozzamente ingenui e generosi di un principe costante alleato de' Genovesi,Per la qual cosa
(I) Balqz. in Cibi. R. Paris. Gaillard, t. Ili, 125.
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