La storia della antica Liguria di Girolamo Serra

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      CAPO QUINTO
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      ci sembra da farne memoria. Vennero gli oratori introdotti da un uficiale di corte accompagnato da quattro uomini d'arme e quattro mazzieri. Seduto nel mezzo d'ampio cortile, il giudice calzava usatti di cuoio bianco, e in sul petto portava una corazza; gran parte di popolo il circondava. Domandando gli ambaseiadori che ajutare volesse il loro signore legittimo erede del regno di Maiorca contro il red'7
      barba che gli scendea dal mento,avere altre volte mandato al principe loro un corpo di balestrieri, i migliori fra quanti ne fossero in Sardegna. Ma che prò? se in tutt'altro gli aveva impiegati, che nella guerra giurata contro il comun nimico. Scusarono quelli l'errore del duca, e presentarono una lettera nella quale egli chiedeva la figliuola del giudice in isposa del principe ereditario. Ma Ugo, sì alto che tutti udissero, replicò, «essere quel principe di troppa tenera età per isposare una principessa già da marito; aver ricevuta dianzi simile proposta dal re d'Aragona e conosciutala egualmente sospetta. Continuino, soggiunse, i politici dell a terra ferma a chiamare ragion di stato il dire una cosa e pensarne un'altra; gli artifizii io ne disprezzo, e non ne temo violenze".
      La morte inaspettata della figliuola accelerò il suo fine. Lo stato passò a donna Eleonora (I) sua sorella che aveva sposato un potente feudatario
      (I) Zurita X. Gazan. II. — Nella recentissima storia della Sardegna scritta dal cay. Manno troviamo due accurati e splendidi elogi del giudice Mariano e di donna Eleonora sua figlia.
      tore, rispose strisciandoSerri, T. II.
      ed


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La storia della antica Liguria e Genova
Tomo Secondo
di Girolamo Serra
Tipografia Elvetica
1835 pagine 496

   

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