La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO QUINTO 373
11 doge fu pure invitato. Quivi ignorante del tutto o complice il Malocelli, la nera trama, unica negli annali di Genova, si compiè. 11 doge sorpreso da vivissimi dolori, fu tratto dal reale convito al letto di morte; e voce si sparse che il suo caso era disperato. Tanto che la moltitudine diè di piglio ali arme, e in un parlamento tumultuario deputò venti cittadini a palagio con facoltà generale di operare il bene del popolo. Erano i venti deputati segretamente nimici del Boccanegra, si che lo fecero guardar con più cura che medicare; chiusero i suoi fratelli in una stanza, e per mostrarsi imparziali, crearono altri sessan-ta} costoro quaranta, indi ventuno,appresso diece, e i diece fecero doge Gabriele Adorno. 11 popolo contento depose l'arme. I venti deputati elessero poscia sei sindicatori a ricercare le azioni del vecchio principe e prescriver regole al nuovo. Fremè Boccanegra in vedere la sua vita non solo, ma l'onor sottoposto a'suoi nimici;e l'agitazione del sindacato esasperò il veleno.
11 primo doge di Genova non ebbe solennità di esequie, nè parente alcuno accompagnò la sua bara.
Appena Gabriele fu in trono,principe mansueto e debole, i Doria ribellarono tassello, i Carretti Finale, e iFieschiRoccatagliata,mentre i Visconti, fino allora indecisi per rispetto di Boccanegra,facevano campeggiar l'Appennino, (i365) Alcuni faziosi mossero due volte nella città tumulto, e cinquemila masnadieri guidati da Ambrogio Visconti, figlio naturale di Bernabò, saccheggiarono la riviera orientale. 11 governo non cedè alla prima.
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