La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO QUINTO 379
La situazione di quest'isola è più utile ancora perchè giace in mezzo fra la Cilicia e la Sorìa, non è dall'Egitto lontana, nè v'ha migliore ricetto per chi naviga fra queste fertili provincie e l'Europa. Riparovvisi Riccardo I re dinghilterra, come addietro dicemmo, quando navigò in Levante; e toltala al greco principe Isacco, donolla a Guido di Lusignano, onde rinunciasse al regno di Gerusalemme. D'allora innanzi la famiglia di Lusignano vi ebbe pacifica sede. Questa diuturna tranquillità, il ricovero dato a'fuggitivi cristiani quando Tiro fu perduta e Famagosta fondata, le reliquie del commercio orientale, e novellamente i tesori portativi dalle vittorie del re Pietro I, avevano fatto di Cipri l'isola più ricca del mondo. La malvagità dei tutori la rendeva anche più debole. Talché Damiano prese terra senza ostacoli a Salines, colà dove la costa meridionale volge a ponente.
È Salines uno de'luoghi marittimi ove s'approda più facilmente, e uno degli 85o casali che popolano l'isola. Gnido, Citerà, Amatunta, Afrodisia, nomi a sazietà celebrati in cento poemi, vi si conoscono appena; laddove il nome e lo splendor di città son rimasti a Nemosia oggi Limisso, a Pafo o Baffo, a Cerines, a Famagosta e a Ni-cosia,sede reale sul fiume Pedeo. Questa è lontana 4a miglia dal luogo ove Damiano sbarcò; il paese di mezzo è diviso in varie tenute che danno titolo di principe, di conte o barone a'proprietari; e Damiano le scorse con quest'accorgimento di devastarne alcune e di non permettere in altre il taglio di un sol tralcio di vite. Onde nacquero so-
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