La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
4 14 LIBRO QUINTOfosse dalla Repubblica, o usasse delle sue facoltà,
ripose in trono Pietro II sotto i patti seguenti (l).
(i3y4 a'21 di ottobre) « 11 re Pietro e i suoi successori in perpetuo pagheranno alla Repubblica l'annuale tributo di quarantamila fiorini d'oro; duornilioni dodicimila quattrocento fiorini alla Maona nello spazio di dodici anni in dodici rate scalari, e più novanta mila per le spese del ritorno.
n 1 Genovesi godranno per l'avvenire quietamente di tutte le immuti ita, franchigie e grazie dovute, acquistate e concesse da'predecessori del re Pietro.
» Ei rifarà a ciascuno di loro tutti i danni ricevuti nelle turbolenze passate, e restituirà con gli interessi decorsi i prestili fattigli in addietro.
r> Per sicurezza di tutto ciò consegnerà in custodia agli uffiziali della Repubblica la città e il porto di Famagosta per anni dodici, da ricadérle in pieno diritto nel caso di qualche contraven-zione.
» Per sicurezza anco maggiore resterà a guardia de'cavalieri dell'ordine di San Giovanni la fortezza di BufTaneto.
r> Inerendo per ultimo alla sentenza proferita dall'ammiraglio, il principe Jacopo successore immediato, la principessa Carlotta sua moglie e i figliuoli del principe d'Antiochia si costituiranno ostaggi e prigioni nella torre di Genova a beneplacito del governo ».
(I) Questa convenzione è riferita per esteso, conforme al testo originale, nel libro di Carlo Speroni, che ba per titolo — Beai grandezza di Genova. Tit. VII, p. 112.
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