La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
388 LIBRO QUINTOro intorno. E i primi gli mostraron sospetto, non altri approdassero con violenza all'isola di Tene-do, come Pagano Doria aveva già ardito di fare sotto l'usurpatore Gantacuzeno, e qualora ciò fosse per succedere, gli domandavano di poterla anzi tempo guardare, nella stessa guisa che i loro emuli tenevano Pera. Giovanni temendo irritarli con un rifiuto, inviò ordini conformi al castellano diTenedo. La domanda del Turco fu molto più dura. Amurate e Giovanni avevano due figliuoli, Cuntuse (1) e Andronico, i quali divenuti intrinseci, come i giovani sogliono, furono accusati di cospirazione contro i padri loro. 11 motivo dell'accusa e forse della colpa era comune, l'essere posposti così nell'amore come nelle disposizioni paterne. Il soldano volle essere giudice d'ambedue, e pronunziata senza più la condanna, fece il primo cavar gli occhi al proprio figliuolo. Ma l'im-peradore o dubitasse del fallo o scoppiassegli il cuore di tanta barbarie, sospese l'altra esecuzione, fin che minacciato bestialmente dal Turco se più tardava, padre infelice e inumano, non solamente privò della vista con le proprie mani il figliuolo, ma il nipote ancora, temendo che l'uno non facesse vendetta dell'altro. Dopo di questo li chiuse nella torre di Anema presso al palagio imperiale. Questa torre giaceva alla marina; talché i Galatini avendo guadagnato i custodi, liberarono di notte i due ciechi loro amicissimi, li condussero in Pera, e concepita speranza di poter giovare ad Andronico3 sì l'ajutarono di medicine
(I) Alcuni invece di Cuntuse gli danno il nome di Sauze.
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