La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
392 LIBRO QUINTOnel porlo reale ove si crede che s'occultassero i Greci avanti l'oppugnazione di Troja -, e attraversata la città bassa senza il minimo ostacolo, s'avviano al rapido monte, sulla cui vetta giace il castello. Aveva il comandante vietato il tirare, finché veggendo gli assalitori nel sito determinato, scaricò loro addosso e trabocchi e bombarde,che ne fecero orribile strage edieron fine all'assedio. L'imperadore e l'ammiraglio ritornarono malconci a Costantinopoli.
È questa la prima volta che noi troviamo nelle guerre genovesi un'espressa menzione delle bombarde. Ci parve, come addietro dicemmo, probabile, che un capitano le adoperasse in difesa della colonia di Pera l'anno i348, e ci ricorda aver letto nelle croniche del Villani, che gP Inglesi se ne servirono nel i346 a Cressi con danno grandissimo de'loro nemici (I). Ond'ebbe ragione il Petrarca di scrivere che l'uso ne divenne comune alla metà del secolo decimoquarto, e mal si appose Polidoro Virgilio differendolo alla guerra di Chioggia (2). Accennatone il tempo, conviene mostrarne brevemente l'origine e i progressi. Fu dunque un monaco tedesco del secolo decimoterzo per nome Schwartz, ovvero un frate inglese, il celebre Ruggiero Bacone, il quale nelle sue chimiche esperienze avendo insieme triturato salnitro, zolfo, carbone, e osservati i maravigliosi effetti che ne risultavano col darvi fuoco, predis-
(I) Vedi la nota g.
(2 Polidor. Virgil., de invcnt. rerum II, 99. Du Cange Glossar., latin, y. Plu\>. Lud. Murator. Dissert., XXVI.
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