La storia della antica Liguria di Girolamo Serra

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      CAPO SESTO 393
      se i vantaggi del suo composto nelle macchine da guerra. Chi trovasse però le bombarde n'è ignoto. Questo nome e l'analogo de'bombardierison mutati oggi in quelli di cannoni e cannonieri, restando il vocabolo accorciato di bombe a'projetti de'mortai. Le bombarde da principio furono più lunghe e più grosse che ora non sono, avendo ancor qui mostrato la pratica, che il bene consiste in certa misura. Furono anche di varia materia, non che di ferro o bronzo; e in fatti la pubblica armeria dei Genovesi ne ha una antichissima di cuoio. Dall'applicazione della polvere sulfurea alle macchine grosse e d'assedio,si passò ad usarla nell'armi minori e da mano; onde gli archi-busi e gli schioppi presero il luogo delle balestre. Ma siccome le abitudini erano allora tenaci, così questa gran mutazione di bellici istrumenti pro-cedè lentamente, e solo un secolo dopo diventò generale. Mal abbia chi la trovò 1 Ella riuscì dannosissima a'Genovesi, i quali nel maneggio delle balestre eran maestri; a'principali signori cui le splendide giostre e le preziose armadure diventarono inutili; e a tutti gli uomini prodi e gentili cui oggi il più vile può levare dal mondo, celandosi dietro a una rupe lontana (*). E ciò non è tutto; ma i piccoli stati non hanno più schermo da'grandi. Senza un grosso corredo di artiglierie e un numero corrispondente di braccia, gli eroi di Maratona e di Salamina potrebbero oggi ancora morire, ma vincere no.
      Or ritornando alla storia, le nuove della rotta
      (I) Vedi la nota h.
      ed


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La storia della antica Liguria e Genova
Tomo Secondo
di Girolamo Serra
Tipografia Elvetica
1835 pagine 496

   

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