La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
398 LIBRO QUINTOscrittori di Trevigi, di Padova e di Venezia (I). Se in qualche luogo saranno discordi o se avvenga che troppo teneri della gloria nazionale offuschino l'altrui, ne avvertiremo il lettore.
La lega si strinse solennemente in Padova tra Francesco Spinola ambasciadore de'Genovesi, il vescovo di Cinque-Chiese del re d'Ungheria, e Agnolo Lollio del patriarca. Quivi fu stabilito di andare tutti e tre insieme a Venezia per notificare a quell'altero senato le ragioni de' lor potentati, e per rendergli quella disfida che aveva già data a'Genovesi. Così eseguirono. Introdotti pertanto in Pregadi (con tal nome si denota in Venezia l'adunanza de'senatori) il vescovo ungarese, fratello naturale del re, parlò a nome di tutti. E cominciando da'Genovesi, disse come rifiutato avevano, non molti anni innanzi (2), il dominio di Candia offerto loro instantemente dagl'isolani per liberarsi dal veneto giogo, e come dopo i ringraziamenti dovuti a tanta fede, ringraziamenti espressi da seiambasciadori,si vedevano ora spogliati di una piccola isola necessaria alla conservazione delle loro colonie. Nel medesimo tempo il patriarca d'Aquileia si doleva d'incessabili molestie si nella sua giurisdizione, sì nel suo stato; e il principe di Padova gli accusava di aver concitato a'suoi danni il proprio fratello, e promesse
(Ij Rapii. Caresin., t. XII. S. R. I. Daniel Cbinat., t XV. Galea! et Andr. Gatari, t. XVII. Andr. de Redufciis, t. XIX. Marin. Sanut., t. XXII. Andr. Nauger., t. XXI IL
(2< Nell'anno I3C2. La sollevazione, frutto di una domanda ironica e di un nuovo dazio,segu\ l'anno innanzi.— Vedi la nota i.
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