La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
402 LIBRO QUINTOpoterono entrare per quell'insolita strada in porto, sorprendere da tergo le cocche, e tor via le catene con l'ajuto de'lor compagni di fuori. Venuta intanto la notte, procrastinarono al nuovo giorno l'assalimento delle mura marittime; il quale riuscì infelice,perchè il giovine re, che dovea darne un altro di terra, tardi si mosse. Questa tardanza forse scusabile gì'indispettì talmente, che si ritirarono affatto da Famagosta, e mandarono 3I re richiedendo la paga che aveva loro promessa. Egli non avendo danari a sufficienza, diè loro della polvere di zucchero.
Era in questi tempi famoso un ciurmadore in Costantinopoli, sopranominato, a cagione delle sue strane invenzioni, il Diavolangelo. Costui trovò modo di aprire la prigione di Anema all'imperadore Giovanni e a suo figlio Manuele, i quali se ne fuggirono a S cu tari sull'opposto lido dell'Asia, e senza altro pensare ricorsero a'Turchi. 11 vecchio Amurat vincitore di trentasette battaglie in Asia e in Europa contro Mossulmani e cristiani, rinfacciò pubblicamente a Giovanni l'antica disubbidienza. Ciò risaputo, il debole Andronico s'indusse a eleggerlo arbitro del vacillante suo trono. E già le bilance del soldano piegavano a suo favore, quando l'altro gli offerse doppio tributo, dodici mila ausiliari, e Filadelfia, l'unica terra che i Greci avevano ancora in Natòlia. Accettata l'infame offerta dall'arbitro, ne uscì questa sentenza: Giovanni e Manuele suo figlio minore tornino a regnare in Costantinopoli; Andronico col cieco figliuolo sia principe in Rodo-sto, forte città di Tracia. Come il Soldano aveva
| |
Famagosta Costantinopoli Diavolangelo Anema Giovanni Manuele Asia Turchi Amurat Asia Europa Mossulmani Giovanni Andronico Filadelfia Greci Natòlia Giovanni Manuele Costantinopoli Andronico Rodo-sto Tracia Soldano
|