La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO SESTO 405
voltano di nuovo le prore verso Dalmazia, e afferrano Traù, lasciandosi molto addietro i Veneziani ansanti sotto il peso delle armadure. Luciano non avendo trovale in Dalmazia le vettovaglie onde quella provincia solea riboccare, manda a caricarne in Puglia. E Vettore deluso dei suo primo disegno, va sopra Traù con animo di assediare entro terra i nemici affamali. Ma siccome gli scogli di Sant'Eufemia e di San Cipriano vi formano un comodo porto a due bocche, cosi Pier Piccone comandante de'legni che portavano grano, fa vista di tenersi a ponente, e quindi rasente a levante entra in Traù a dispetto de'Veneziani;! quali, divisa tardi l'armata in due schiere, mettono in terra le migliori lor soldatesche. I Genovesi resistono valorosamente a tutti gli assalti di terra e di mare. Luca Valaresso con moltissimi altri vi lasciano la vita; i promessi soccorsi non giungono da Venezia, e Vettore leva finalmente l'assedio, più rifinito che non quelli di dentro.
Come il senato intese la partita sua da Traù, gli mandò quattro navi cariche di munizioni, ag-giugnendovi l'espresso comando di ritornare al medesimo porto. Egli ubbidì, ma trovò i due scogli così fortificati, che non restava speranza di superarli. Finì la buona stagione, e cominciò a mancargli la munizione. (1379) Oltre a questo il nuovo anno portò freddi grandissimi e tempi ancor più cattivi, talché fu costretto a camminare fino a Pola in Istria. Da Pola mandò pregando il senato che gli permettesse d'invernare a casa. Non accondiscesero i senatori ostinati. Per la qualco-
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