La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
4 14 LIBRO QUINTOil signore Ambrogio Doria secondo il parere di tutti i capi dell'armata. A'venturieri pagati dai Veneziani mozzammo il capo; i cadaveri si gitta-rono a mare (0. Fin qui la lettera ch'era in latino. Seguivano i nomi di ventiquattro nobili veneti presi sopra le galee, quindi la nuda soscri-zione di Ambrogio Doria capitano, e la data di Zara a di nove di maggio 1879.
A quest'autentica relazione gli annali contemporanei aggiungono alcune particolarità degne di memoria. L'ammiraglio Pisani non voleva dar la battaglia, mostrando che vinta allontanerebbe soltanto i niraici, perduta aprirebbe loro il sen della patria. Ma i provveditori e i sopracomiti della squadra non ebbero riparo a rimproverarlo di viltà; tanto ch'egli sciolse il consiglio di guerra con dire alla moltitudine che lo aspettava ansiosa di fuori: Chi vuol bene a messere san Marco mi segua ! E cosi ripetendo a dritta e a sinistra, montò in galea. L'esito della giornata s'ascrisse da alcuni allo stratagemma de' Genovesi, che per molt'uso non perdeva efficacia, di nascondere dietro a una punta ft) alquanti navili con ordine di accorrere e dar dentro nel più vivo dell'azione. Secondo altri fu caso, che sopragiungessero da Genova mentre si combatteva; e i più non ne parlano affatto.Luciano Doria fu colpito nell'atto
( I) Vedi la noia j.
(2) La punta del Promontore, detta in latino Promonta-rium Polaticum. E ben notabile che anche al presente le battaglie navali ordinariamente si vincono mediante una sola manovra a tutti notissima, ma con superiore abilità eseguita dai compatrioti di Nelson.
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