La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
4 14 LIBRO QUINTOguerra e gli aDziani dal doge, cadde la scelia nella persona di Pietro Doria consanguineo di Luciano, e i due consigli non solamente la confermarono, ma le aggiunsero piena balìa circa le cose dell'Adriatico. L'annunzio della vittoria era arrivato per terra il dì 11 di maggio, e il ig quindici navili erano già di partenza. Il nuovo ammiraglio s'imbarcò dalla ripa ov' è posta la chiesa di san Marco, nell' atto medesimo che la Signoria co'magistrati e il clero con le sacre reliquie della città stavano processionalmente sopra il molo, implorando l'assistenza divina. Al momento della partita le mura, i ponti, i tetti eran
1>ieni di gente, il porto gremito di schifi; e tutte e ciurme insieme a un popolo di spettatori gridavano concordemente: a Venezia, a VeneziaI
Fecesi poco avanti un cenno di capitani e sol* dati d i ventura. Or conviene dire, che mentre isontefici soggiornavano in Francia e gì' impera-ori in Germania, mandarono in varii tempi di più nazioni soldati a soccorso de'loro aderenti. Altri ne vennero co'duchi d'Angiò,e con un principe real d'Inghilterra, sposo d'una Visconti. Co» storo licenziati senza stipendio quando il bisogno de'loro servigi era cessalo, non volendo partirsi dal bel sole d'Italia, si misero sotto l'insegna di alcuno de'lor capitani; e taglieggiando e distruggendo ogni dove, vivevano alla ventura. Quindi il sopranome di venturieri, la ferocia inaudita de' loro costumi, e le vendette nulla meno feroci de'popoli tormentati.La guerra loro era un giuoco disperato, dove perdenti incorrevano atroci supplizi, e vincitori non usavan pietà. Spesse volte
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