La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO SESTO 423
passare a quel modo, manda scavarsi una fossa larga trenta passi e lunga mezzo miglio, ove l'acqua del Bachiglione possa trascorrere, e i legni traghittare senza impedimento. In tal guisa la squadra padovana si unisce alla genovese cinque dì dopo l'avviso ricevuto (9 di agosto), e per la prima cosa occupa il lido di Chioggia Piccola.
Innanzi di proseguire i loro fatti d'arme con-vien ripigliare la serie delle cose occorse in Venezia dopo la rotta di Pola. Le prime voci gettarono negli abitanti un terrore non provato già mai. Avevano bensì perdute altre battaglie navali, ma in luoghi lontani, e in circostanze tali che il vincitore era tornato addietro, ed essi eran risorti sempre più animosi, spesso più felici di prima. JNon occorreva più lusingarsi di tanto; sconfitti nel cuore della loro marina, abbandonati da'popoli circostanti, stretti da carestia e da un'armata cresciuta in mezzo delle vittorie. Aggravava tali pensieri l'invidia che i principali senatori portavano a Vettore Pisani, perchè sopra ogni altro gentiluomo era amato dal popolo e massime dai naviganti. Andò il mal volere tant' oltre, che quando il vinto ammiraglio cominciò a esporre in consiglio, com'era costume, il successo della giornata, non vollero altrimenti ascoltarlo; anzi con isdegno e furore lo fecero incarcerare. E deponendo i testimonii che al vedere la sua armata in confusione si era strigato fuora alla meglio con la sua galea senza più badare alle altre, gli avo-gari, spezie di giudici criminali, opinarono di farlo decapitare in mezzo delle due colonne. Ma superò la proposta più mite del doge, che pered
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