La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
4 14 LIBRO QUINTOtanti vantaggi era entrato con dieci mila cavalli in Italia. Ea egli le domandò questi patti; i.°che ogni festa solenne si rizzasse il suo stendardo sopra la piazza di san Marco; 2.° che niun doge si avesse per buono, finché non fosse da lui confermato; 3.° che gli dessero in certi termini cinquecento mila ducati, e per pegno le gioie di san Marco con la berretta ducale tutta brillantata; 4-° che ogni anno in perpetuo gli pagassero un tributo di altri cinquanta mila ducati. Non si può leggere senza raccapriccio in una Cronaca (I) di grande autorità, che il consiglio dei Pregadi stava già per sottoscrivere quest'accordo; ma sopragiunti per buona ventura i deputati medesimi tanto fecero, che fu rifiutato (2).
Ridotte pertanto le cose all'estremo, si prese il solo, vero e generoso partito di sperimentare anco una fiata il destino dell'arme, se non con forze superiori come dianzi, con quelle almeno che si potessero trovare. E tratto dall'arsenale ogni avanzo, apparecchiarono in pochi dì ventidue galee. Taddeo Giustiniano, il quale in virtù del grado conferitogli dovea comandarle, accostò a Ripa Grande la capitana per cominciare da quella l'arrolamento. Sonava la tromba d'invito, gli scrivani mostravano il ruolo, offerendo ancor qualche premio. Pur nessuno veniva a farsi scrivere, e da tutti i canali usciva un sol grido : se vi è caro che andiamo sulle galee,dateci il nostro capitano messer Vettore Pisani eh'è in prigione: tanto beli) Cron. Dolfìa ia Sanut. col. 693.
(2) Vedi la nota l.
ed
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