La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
4 14 LIBRO QUINTOzioso in dispute vane. I Genovesi si lagnavano che nelle battaglie avevano avuto il maggior carico, e negli acquisti la parte minore. Al patriarca d'Aquileia l'isole di Caorle e di Grado, al Carrarese la città di Chioggia; a sè che altro mai se non mali presenti, e lunghe speranze avvenire?... Per l'opposto i Padovani rimproveravano loro di non seguitare il corso della vittoria per avarizia, invidia e disunione. Consigliavano alcuni di navigare dall'una all'altra banda l'Adratico, acciò venendo Carlo Zen di Levante o dai porti vicini qualche nuovo armamento, non potessero congiungersi insieme. Altri volevano portare tutte le forze sopra Venezia per espugnarla innanzi che avesse soccorso. Altri allegando la città esser già affamata, dicevano che in pochi di si arrenderebbe, purché si occupassero i pa^si di terra e il corso de'fiumi sboccanti nelle lagune. Dopo molte quistioni vinse un partito di mezzo. Inclinano a quello i Genovesi, quantunque ne abbiano scapitato più volte; e proverbialmente lo chiamano il partito di Luigi Sauli, da Un gentiluomo cosi nominato, che sempre il consigliava. Si convenne pertanto di star pronti a qualche bel colpo sopra Venezia con la maggior parte dell'armata, e di occupare con l'altra i luoghi più importanti all'intorno. Andarono dunque sette galee sottili
Eer canale al Castel di Loredo e alla torre della ebe presso cui scorrono il Tartaro e l'Adige al mare. Altri si spinsero a Torre Nuova, ove i canali dell'altre due si uniscono insieme. Tutte e tre si dettero a'Genovesi. 11 signore di Padova il prevenne a Cavaj:zere, fortezza del Polesine con-
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