La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
440 LIBRO QUINTOno} laddove que'legni sottili passano agevolmente sopra i legni affondati e i monticelli del lido, o col favore della marea o a forza di braccia. Gli assediati banno in ciò due grandi vantaggi, e perchè meglio conoscono i passi, e perchè han ritrovato certe gondole con una bombarda in proda, cosa loro utilissima in tutta la guerra, e che rinnovata a'dì nostri, come di altre invenzioni italiane è avvenuto oltre monti, ha salve da grandissime armate Gibilterra ed Algeri.
Ma la perseveranza di Pietro Doria a Malaraoo co rendeva inutili i vantaggi del nemico; il quale su i lidi gridava vittoria, nella città gemeva sotto ogni spezie di mali. Trivigi impoveritosi di quanto spediva ogni dì a Venezia, non mandava più nulla; di maniera che il grano valeva già lire sedici lo staio grosso, il vino lire dieci la quarta, un uovo due soldi i1). Allora il popolo prese a lamentarsi che tanto si affaticasse per non far nulla. Che indugii, che paure? perchè consumare, quasi dentro a un vivaio, l'ultima spazzatura dei magazzini, e dover poi supplicare un superbo nimico a dar loro pane e catene insieme? facciano adunque i timidi avvisi; s'armino una volta le galee dell'arsenale a voce di popolo; Vettore mag*-gior dell' invidia le guidi; e san Marco darà la vittoria 1 Stava il senato in sospetto fra i desiderii della moltitudine, e le difficoltà dell' impresa, quando s'udirono più voci all'estremità de'ca-
(I) La lira di Venezia in quel tempo aveva quasi sei volte più intrinseco che quella del secolo XVII, poiché il ducato d'oro, ragguagliato a 22 lire , ne valeva allora tre, più sedici soldi. Ved. Carli, diss. XVI.
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