La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
4 14 LIBRO QUINTOricchi la nobiltà, cosa non più conceduta dopo l'ultimo serrar de'consigli. Voglia il cielo che provvedimenti di tanta saviezza tornino a mente in simili casi!
Credevasi in generale che il doge n'andrebbe di slancio contro i Genovesi a Malamocco. Ma non ardi ancor tanto. E per più giorni continui fece navigare l'armata in su in giù del gran canale della Giudeca che fascia d'ognintorno Venezia, a effetto d'insegnare la voga a'marinari inesperti. Tutti ornai la sapevano; ma che prò? Contariui era fermo di non cimentarsi, finché Carlo Zen non giungesse. I Genovesi informati che le saettie speditegli incontro per richiamarlo avevano ingannata la lor vigilanza, cominciarono a riflettere come al suo arrivare si troverebbero inferiori di forze a Malamocco, inferiori egualmente a Chiogj-gia, e come, dal momento in cui s'eran divisi, avevano travagliato assai, progredito ben poco. Che avverrebb'egli dunque in mezzo a due armate, 1 una infuocata dalla presenza del doge, l'altra accresciuta dalle prede fatte in Levante? Così ragionando tornarono a Chioggia; prima di dare alla vela atterrarono le bastie di Malamocco e di Poveglia, nè cos'alcuna serbarono in piede, salvo le chiese. Erano rimasti all'assedio di Venezia dal dì i4 di settembre fino al 27 di ottobre. L'annalista padovano nel riferire questo loro consiglio, onde venne col tempo la rovina del suo signore, li chiama gente cieca, savia al vincere, ma ignorante in usare il dono della vittoria. 11 doge Contarmi, tutto lieto dell'insperata partenza, uscì fuori del porto senza più inoltrarsi per quasi dueed
| |
Genovesi Malamocco Giudeca Venezia Carlo Zen Genovesi Malamocco Chiogj-gia Levante Chioggia Malamocco Poveglia Venezia Contarmi
|