La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO SETTIMO 443
mesi. Costretto alla fine dalla plebe affamata e fremente a navigar sopra Chioggia, si con pubblico giuramento a non tornare più indietro, senz'averla prima ripresa. Era il 23 dicembre quando partì; i piccoli legni del Barbari-go seguitavano aentro alla laguna il viaggio dei grandi al di fuori. 11 mare era quieto e il cielo sereno, salvo che al loro arrivare presso il lido di Chioggia Piccola, una folta nebbia s'alzò col di nascente, come per occultare i lor movimenti. Entrarono nel porto esteriore e nel canale di mezzo senza sonare un fischietto e senza confusione trentaquattro galee, due grosse cocche, sessanta anzaruoli, e barche armate intorno a secento. montarono inosservati sui lido quattromila fanti veneti con settecento forestieri; e così principiò il secondo assedio di Chioggia, che fu il terzo periodo della guerra.
Il lungo riposo e la trascuraggine de'vincitori erano proceduti da vive altercazioni fra Pietro Doria e Francesco Carrara, fra i nobili e i popolari dell'armata. A'Cartaginesi fu già pernizioso l'ozio di Capua, a'Genovesi il sale di Chioggia. Alla presenza sol de'nemici le disunioni cessarono, e subito un primo assalto sul lido fu respinto con grandissima strage. Una torre che il doge si affrettava di alzare verso la punta settentrionale del porto, fu pure distrutta in brev'ora. Allora ei fa strascinare nel mezzo del porto medesimo la più grossa delle sue cocche con intenzione di sovraporvi altra torre. Non così tosto la fabbrica si è alzata un tal poco, che sette galee genovesi la circondano, sbarattano lavoranti e difensori,
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