La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
460 LIBRO QUINTOIl doge Contarmi rispose, la sentenza della loro carcerazione essere irrevocabile. A bastanza s'era fatto, e troppo più che non avrebbero essi, derogando al rigor ai una grida così mal rispettata. Non si fraponessero più indugii, o i diritti della guerra ritornerebbero in pieno vigore. E come già l'ostinazione de'capi genovesi fruttò a'Veneziani maggior trionfo, così ora sarebbe cagione di maggior vendetta.
Tazio ritornò col cuor ferito in Chioggia. Ivi a pochi momenti i venturieri fecero l'entrata loro funesta, dividendosi in piccole schiere di quindici uomini ciascuna. Saccheggiarono tre dì le pase, e poi si scagliarono a visitar le persone raccolte sopra la piazza maggiore. Alcuni spogliarono ignudi, alcuni no; ma tutti generalmente visitarono fin sotto l'unghie, e per tre mani passava ciascuno. Miserabile cosa fu a intendere, non che a vedere, lo stato di sfinimento al qualesue'corpi già sì robusti e vivaci erano ridottL 'opo lo spoglio si venne alla divisione delle nazióni, affinchè gli Schiavoni, i Greci e gli altri stranieri toccassero a'venturieri, i Genovesi e Padovani a'Veneziani. È fama 0) che postili da una banda tutti, e fatto lor pronunziare il nome di lìapray chiunque pronunziava orava secondo il dialetto genovese,.fosse mandato dall'.altra banda con quelli scherni che l'imperita moltitudine suol fare de'vocaboli altrui. Quattromila cento settan-due furono i prigionieri genovesi:, dugenset-tant'otto i padovani; dell'altre nazioni non si sa
(I) Bari. Facii de bel. Ven. Clodian,, p. 87. ^ '
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