La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
4 14 LIBRO QUINTOVenezia si trovava stretta a sinistra come a destra dianzi, massimamente perchè l'armata di Chioggia rotta da lunghi travagli stava rattoppandosi, qualora i cavalli ungheri dal Trivigiano e la fanteria d'Aquileia per lo Friuli, uniti si fossero in Istria a'Genovesi. Ma il patriarca Marcovaldo finì in quel tempo l'agitata sua vita, e Carlo di Du-razzo invitato dal papa alla conquista del regno di Napoli, d'ordine e consenso del re d'Ungheria, si partì a quella vòlta. Cadono le braccia ai più esperti capitani, quando tutto ciò che avvien casualmente, è sempre in lor danno. L'ammiraglio Maruffo rinunziò pertanto al disegno già in-noltrato di stabilirsi in Istria, e carico di preda con tre podestà veneti prigionieri si ridusse a Zara. Uscì allora l'armata nimica benissimo in punto. Il doge ne aveva rinunziato il comando a Vettore Pisani; scelto drappello di giovani gentiluomini volontari lo accompagnava. Egli ricuperò le terre d'Istria perdute, mentre l'ammiraglio genovese espugnava la forte isola d'Arbe in Dalmazia, tolta da'Veneziani al re Lodovico. Quindi mandò dodici galee in Manfredonia per grani. I nemici le seguitarono, e raggiuntele a Bestice, combatterono con poca fortuna, perdettero il vi-ce-ammiraglio Corner, e a gran fatica si ritirarono. Vettore ammalò, e portato a terra, dopo quattro giorni di febbre cedè alla natura, capitano più amato da'suoi marinari che da'nimici temuto. Carlo Zen gli succedette. Il quale dimorò in Dalmazia alcun tempo con poco utile della Repubblica-, indi assalì le terre marittime del patriarca d'Aquileia, donde i prodi abitanti il li-
ed
| |
Chioggia Trivigiano Aquileia Friuli Istria Genovesi Marcovaldo Carlo Du-razzo Napoli Ungheria Maruffo Istria Zara Vettore Pisani Istria Arbe Dalmazia Veneziani Lodovico Manfredonia Bestice Corner Zen Dalmazia Repubblica- Aquileia Vettore Carlo
|
