La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
4 14 LIBRO QUINTOdi Genova, di Aquileia, di Ungheria e di Padova presentarono una scrittura di loro domande. Quella de'Genovesi diceva cosė: Primo, i Veneziani non s'intrometteranno nelle cose di Cipri nč direttamente nčper indiretto. Secondo, renderanno il castello di Tenedo a chi loro il diede, o dovranno rimetterlo nelle mani del re d'Ungheria. Terzo, rilasceran senza tagliai prigioni cosė genovesi come d'altre nazioni, presi in loro servizio. Quarto, rifaranno i danni dati nella presa di Chioggia a giudizio del signore di Padova.
Le condizioni richieste dal re Lodovico erano 5oo mila ducati d'oro per danni e spese, restituzione gratuita delle castella toltegli a'confini, e qualche compenso per avere interrotto il traffico delle saline. 11 capitolo d'Aquileia domandava cencinquantamila ducati in tre rate. Il Carrarese voleva che i confini ristretti dall'ultima pace fossero riposti a'luoghi di prima, gli altri patti di quella annullati, i vescovati di Ceneda, di Trevi-gi e di Mestre ceduti per sempre.
A'capitoli della'Repubblica i Veneziani risposero di essere contenti, purch'ella restituisse quanto aveva lor confiscato in Pera, in Famagosta e in altre terre del Levante.
A'capitoli del re non apposero altra restrizione se non che del compenso per le saline desideravano arbitro il marchese ai Ferrara. Promisero di soddisfare Aquileia, e alle domande di Padova contraposero il libero rilascio de'prigionieri, la restituzione del castello di Cavarzere, e la condizione che Francesco Novello rimanesse ostaggio a Ferrara sino alla piena osservanza deled
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