La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO OTTAVO
46 rin Italia. Regnava allora Amedeo VI sopranominato il Verde. Egli non era di que'principi odiosi che ingrandirsi procacciano seminando zizzanie fra i loro vicini; ma quantunq
Così aveva già adoperato fra diversi signori del Canevese, dipoi fra il conte di Virtù e il principe reggente del Monferrato. Il vescovo dunque non durò fatica a persuaderlo de*mali che seco trarrebbe rinterminabile guerra di Chioggia, tanto che offerse la sua mediazione, e fu accettata. Non v'ebbe armistizio; ma le perti belligeranti mandarono ambasciadori a Torino, eccetto il duca Leopoldo d'Austria ed i Visconti, i quali ori-chiesti non furono o ricusarono. Intervennero pe' Genovesi Leonardo di Montaldo dottore in legge, e che vedremo poi doge, Francesco Em-briaco discendente del celebre crociato, l'ammiraglio Matteo Maruffo e Napoleone Lomellini, uomo chiarissimo, il quale avendo quattordici figli accasati, fondò nondimeno un grande e perpetuo legato pe'luoghi pii della sua patria, pei 6uoi discendenti, e per altri suoi cittadini, che nell'andare de'secoli cadessero in povertade.
Non erano men cospicui gli ambasciadori degli altri stati; dal lato de'Viniziani Zaccaria Conta-rini dalle due Torri, Giovanni Gradenigoe Michel Morosini; in nome del re d'Ungheria due vescovi, quelli di Cinque-Chiese e di Zagarbia;pe' principi carraresi Tadd eo degli Azzoguidi dottor bolognese, Antonio de' Cecchi cavaliere, e Jacopo Tur-chetto sindaco di Padova; per la sede vacante d'Aquileia Giorgio de'Torti decano del capitolo,
guerra, amava grandementeed
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