La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
4 14 LIBRO QUINTOper parte del Carrarese, ma lasciò a lai la facoltà di occupare Trivigi senza ch'ella potesse farvi contrasto. Non espresse il punto dilicato dell'abbandono di Tenedo, prima origine della guerra; ma in un modo sicuro e decoroso provvide all'esecuzione di quest'articolo segreto. Finalmente per appagare viepiù la parte preponderante, consapevole del divieto apposto in due paci anteriori, lo rinnovò senza limitazione di tempo in una forma egualissima a parole, ma in effetto tutta favorevole a'possessori di Caffa: il che fu avvertito (1* sino d'allora.
La pace stava tanto a cuore co'Veneziani, che il nome del principe mediatore fu ripetuto conElauso nelle loro lagune illuminate; e per pub-lieo decreto il doge Contarmi lo ringraziò solennemente (2) di avere a loro preghiera impreso, e a piena soddisfazione conchiuso il trattato. Pubbliche feste si fecero e solenni spettacoli in Genova, Padova, Torino, Àquileia e Strigonia; ma gioia non ebbe in Milano ove il Visconti giurò vendetta, nè in Tenedo i cui abitanti gridarono che si erano dati a Venezia per essere non venduti, ma governati. Laonde proclamarono signore Zanacchi Muazzo ch'era lor castellano^ non vollero ricevere Bonifazio di Piosasco commessane del conte, nè per preghi o minacce di Carlo Zen, il quale vi andò con cinque galee in nome della Signoria, si rachetarono. Tanto che il senato temendo rappresaglie, mandò ambasciadori
(1) Gal., col. 355,
(2 Goirbenon, hist. de la mais, de Sar. T. IV, 215.
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