La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO PRIMO 7
ro la guerra di Chioggia, non solamente impe-pedirono maggiori acquisti, non solo furon cagione che Nizza rimase al conte Amedeo, e Monaco a'Grimaldi, ma tante rovine portarono, che appena trascorsi vent'anni dopo la pace di Torino^ i Genovesi si annoveravano 0) fra i potentati minori. La storia dei tempi cui siam pervenuti, offre il dolente spettacolo ai una nazione che perde il frutto di tre secoli di gloria. 11 popolo si divide in due parti, i mercatanti e gli artefici migliori nell'una, i piccoli operai e la plebe minuta nell'altra, ognuna delle quali č suddivisa m Bianchi e Neri, equivalenti a'Ghibellini e Guelfi. Pretendono tutti al comando; ma servono in fatti a due famiglie perpetuamente rivali. I Fregosi aderenti al notariato hanno per sč i popolari) gli Adorni, matricolati nell'arte de'conciatori, sono gė' idoli della plebe. I nobili pių potenti e pių ambiziosi si ritirano nelle castella dell' Apennino, e pių volte, ad esempio degli altri feudatari, si fanno ligi all'Impero. Coloro che con magnanimo rifiuto non vollero feudi, e quelli che non poterono conseguirli, esclusi dall'autoritā principale, ingiuriati e depressi dalla fazion dominante, desiderano e fomentano un cangiamento di cose, che rialzali al grado onde son decaduti. Nč perō stanno uniti; ma i Neri e Guelfi perseguitano i Bianchi e Ghibellini, e sono a vicenda perseguitati da quelli. Cosė i nobili, come il popolo, la plebe, i magistrati, tutti i cittadini pospóngono la patria alla fazione: il giogo de'forestieri sem-
(I) Macbiav., St. Fiorent.
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