La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
10 LIBRO SESTObia a scemare. Aggiungonsi loro i villani circonvicini, e data campana a martello per tutti i monti propinqui della città, scende da quelli una moltitudine infinita. Gli uni gridano il nome del popolo, gli altri quello di Antoniotto Adorno, chi il futuro doge senza nominarlo, chi il ritorno degli sbanditi Fregosi; la maggior parte, muoiano le nuove gabelle. Il maestro della giustizia, un caporale odioso alla plebe, un collettore di dazi si abbattono in questi furiosi, vengono afferrati per li capegli, e uccisi senza pietà. Sparso
11 primo sangue, chi sa quale strage lo avrebbe seguito, se probi e valorosi cittadini, unitisi insieme e portandosi innanzi un lion nero per insegna data loro segretamente dal doge, non avessero opposto forza a forza, virtù a furore. Represse le uccisioni e gl'incendii, parve a quegli uomini buoni di potersi alle case loro ridurre. E subito alquanti del popolo, che più moderati sembravano, dieder di piglio alle campane di San Benigno e di San Bernardo; al cui suono trassero dalle due valli gli aderenti dei Fregosi e de'Boc-canegra; e più di duemila persone si raguna-rono a San Domenico desiderose di novità, ma non di eccessi. Fu quivi disposto tumultuariamente di alleggerire il dazio sopra le grasce, deporre gli anziani dell'ordine nobile, e otto provveditori creare, metà popolari e metà della plebe, così nominati perchè provvedere dovevano di nuove cautele a'pericoli interni dello stato. Nel linguaggio ipocrito delle fazioni ciò significa, far si che chi opprimeva continui ad opprimere. Leonardo Montaldo, uno degli eletti, indusse il doge ad
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