La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
18 LIBRO SESTOcerti tempi. Non importava che le famiglie componenti un Albergo avessero la medesima origine e lo stesso casato, purché dopo l'unione-ne ritenessero un solo, o ne assumessero un nuovo a tutti loro comune; il che fecero i Cattane», i Centurioni, i Gentile, i Pinelli ed altri ancora. 1 nobili di un medesimo albergo non solamente am-> ministravano alquanti beni indivisi, e convenivano spesse volte insieme in certe logge e seggi lor propri, ma usavano ancora di abitare l'uno all'altro vicini così in città come in campagna. 11 quale costume non è del tutto spento al ai d'oggi.
Celebrate le feste, il re Jacopo si mise in mare scortato da vent'otto galee genovesi, arrivò felicemente a Cipri, e sentita poco di poi la morte del re d'Armenia suo prossimo congiunto, prese questo titolo ancora. Ma contento alla possessione dell'isola, non volle altrimenti travagliarsi coi Turchi occupatori della terra ferma; adempiè fedelmente le cose promesse a'Genovesi, e visse se non con gloria, certo senza grandi molestie, venti anni di regno.
Ma per tornare là donde il filo degli avvenimenti ci ha tratti, Montaldo reggeva la repubblica con ammirabile moderazione, quando la pestilenza cominciò a infierire, e per una delle prime vittime lo colpì (i384)- Al letto di morte palesò un arcano occultato infino allora a'più intimi amici (I), custodirsi nel privato suo oratorio la sacra effigie del Redentore, ornata di prezioso tessuto e di greche pitture, insigne dono dell' im-
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