La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
20 LIBRO SESTOrio.XI, come sopra dicemmo, ricondusse la sede de'pontefici a Roma; ma in capo a quattordici mesi, quando cominciava a pentirsene, mori. Radunato il conclave, si trovarono presenti quattro cardinali italiani, e dodici francesi. Costoro volevano un papa di loro nazione, sperandolo, qual ch'egli fosse, disposto a ritornarsene in Francia. La plebe romana, ciò presentito, circondò tumultuosamente il conclave^ minacciando, s> elegge-vasi qualche oltramontano, tutto quanto può fare un popolo adirato. Onde fu eletto l'anno 1878 Urbano VI di patria napolitano. Urbano era dottissimo ; ma compatir non sapea nè temporeggiare. La riforma del sacro collegio nella Babilonia di Provenza depravato, la creazione di tanti cardinali italiani quanti erano allora francesi, le simonìe de'benefizi, le pensioni de'principi mal tollerate, il procedere della regina Giovanna di Napoli più degna die d'altro di trattar la-conocchia nel monastero di santa Chiara, tali divennero, appena fu papa, i punti consueti de'suoi ragionamenti. In men di tre mesi ne riuscì sì odioso che fuori d'un vecchio e venerabile cardinale (1), il quale non guari dopo mori, tutti gli altri lo abbandonarono. E adunatisi a Fondi in Campania, dichiararono invalido -ciò che avevano fatto a Roma come fatto per forza; usurpatore, scomunicato, scismatico Urbano, e nuovo legittimo papa il cardinal di Ginevra congiunto a'molti sovrani, il quale prese il nome di Clemente VII. Da parte le incidenti e dubbie quistioni, certo si
(I) Francesco Tebaldeschi, detto il Cardinal ditan Pietro.
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