La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
22 LIBRO SESTOtentrare al suo carico, onde la Francia raancanta
d'informazioni autorevoli e pronte, cadde nelloscisma.
La memoria di Bonifacio Vili era troppo infausta per affrontare direttamente un re di Francia; sì che Urbano si volse contro una principessa del medesimo sangue, la regina Giovanna di Napoli. Dicemmo nel libro antecedente, che il duca di Calabria morì avanti il re Roberto suo padre; Giovanna sua figlia succedè a Roberto. Ella ave-¦va di queir indoli vaghe e insidiose, cui non si può perdonar da lontano, nè voler male da presso. Un principe di Brunswich si era indotto a sposarla, già vedova di tre mariti, e accusata di connivenza all'uccisione del primo.Ella corteggi» i papi sedenti in Avignone, con vendere loro a vii prezzo quella città provenzale; ma il genio severo e le acerbe parole di Urbano non'le lasciavano altra speranza che nello scisma. Vana speranza 1 Urbano la privò de'suoi stati, e Carlo di Durazzo, nipote del re Lodovico, accettò le sue spoglie, quantunque le reali famiglie di Napoli, di Ungheria e di Francia discendessero dal medesimo stipite. I disordini della corte e la naturai propensione de'Napolitani verso i principi nuovi, conciliarono all'armi di Carlo quella riuscita che non avevano già avuta nella guerra di Chioggia.
il tragico fine della regina Giovanna, la prigionia del marito, la sconfitta e morte del duca a'Angiò suo figlio adottivo assicurarono Carlo nella possessione del regno, e lo renclero.no più aspro che mai verso il pontefice suo benefattore,
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