La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO PRIMO 29
loro. E il duca magnanimamente rispose,che Genova era città benemerita di tutti i cristiani; sicché gl'Inglesi e i Francesi riputavano tanto le «offese da lei ricevute, quanto se fossero fatte alle proprie lor capitali. Vennero quindi a trattar della pace, e si -concluse di scioglier l'assedio, purché i Tunisini liberassero gli schiavi cristiani, promettessero di non -corseggiare nel mar Mediterraneo, e pagassero il riscatto di diecimila ducati
0 ti ori r d'ora Era concorso a quella spedizione il re titolare d'Armenia sopra alquanti legni dei Viniziani. Egli dunque propose, poiché la pace con Tunisi era convenuta, di navigare con tutta l'armata in Sorìa o verso l'Armenia marittima, certissimo essendo di coglier vi. allori e liberarvi cristiani. Ma le malattie, le divisioni e gli ordini di Carlo VI che richiamavano il duca, costrinsero l'armata a far ritorno, e i collegati a separarsi (I).
Confuso il doge Antoniotto che i suoi vasti pensieri s1 impicciolissero nelT esecuzione, esausto l'erario e il favor popolare mancato, era tanto più afflitto delle «ose prosperamente riuscite a un potente vicino. » •
Ne* pochi anni trascorsi dopo la pace di Torino, Gian Galeazzo conte di Virtù aveva imprigionato a tradimento il proprio zio per regnar solo in Milano; aveva ridotti a mendicare gli Scaligeri signori di Vicenza e di Verona, e unito si era ai Veneziani, al marchese di Ferrara, al signore di Mantova, per vendicarsi finalmente de'Carraresi,
1 quali avendo perduto per morte il lor protetto-
ti) Froissart, IV, 3J Paul. Aemil. Georg. Stella col. 1109.
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