La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO PRIMO 35
repubblica. I tre arbitri dunque dopo matura discussione sentenziarono una tregua di trent'anni (i3g2, 2 febbraio) tra Giovan Galeazzo Visconti conte di Virtų e suei confederati dall'una parte, il popolo fiorentino, Francesco Novello e loro aderenti dall'altra, con che il Carrarese possedesse Padova come i suoi antenati, pagando al conte di Virtų diecimila fiorini l'anno per cinquantanni; al conte rimanesse Bassano con altre due castella; gli altri luoghirestituir si dovessero a chi ne era in possesso avanti la guerra; nč Giovan Galeazzo potesse mandare sue genti in Toscana, se non quando i Sanesi o i Perugini fossero offesi dai Fiorentini, nč questi passar con Y esercito in Lombardia, se non per difendere i lor collegati dagli assalti del conte. Di liberare Francesco da Carrara il vecchio non si fece espressa menzione;se non che fu data speranza, che Giovan Galeazzo di sua volontā lo lascerebbe. Ma la speranza fu vana; e morė in prigione.
Per monumento di un'azione cosi gloriosa come era l'aver data pace all'Italia, Antoniotto si volse a fornire il nuovo palagio della repubblica, che avea cominciato a dilatare due anni innanzi (I) sopra certi orti interposti fra il duomo di san Lorenzo e la chiesa di san Domenico. Piacque l'e-difizio per sč; ma generalmente dispiacquero le fortificazioni all'intorno, un grosso muro che coprė la facciata, e un terrapieno artefatto fino alle porte di sant'Andrea. I motteggi del popolo mossero a sdegno il doge, giā tutto invanito della gloria acquistata.
(I) Stella, col. 1130.
by G00gle
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