La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
36 LIBRO SESTOErano cari all'universale due fratelli Viali di: una famiglia potente in Noli, il primo dottor di legge, il secondo vescovo di Savona. Antoniotto fe'lor proibire l'uscir di città; ma il dottore non avendo ubbidito all'ordine illegale, fu menato prigione nel castello di Lerice, ove lasciò la vita. Il vescovo fuggi felicemente in Val di Seri-via; assoldò nelle circostanti castella seicento montanari, e congiuntosi a Lodovico Guarco ed a Battista Boccanegra figliuolo del doge Simone, scese in Bisagno, assalì impreveduto e occupò la porla orientale di Santo Stefano. Piccapietra, sito emiuente della città, fu il luogo ove le genti di Adorno e di Viale si azzuffarono colla peggio degli ullimi. Il bellicoso prelato rimase prigione; Guarco ferito in un piede fe' vela per Rodi, e Boccanegra n'andò in esilio. Perchè gli Spinola e i Fiescbi avevano soccorso i malcontenti, Raffaele fratello del doge si mosse contro di loro, tolse a' Fiescbi Savignone, agli Spinola Buzalla, Borgo de'Fornari e Ronco, terre rapite alla Repubblica nelle dissensioni civili.
Quando l'Adorno si tenea più sicuro, ecco nuovo avversario in Antonio Montaldo figliuolo del doge Leonardo, giovine di 23 anni, valoroso della persona, e carissimo per la paterna memoria ai popolani; i quali d'accordo co'nobili di fa-zion ghibellina, convengono un dato giorno armati dinanzi al palazzo ducale, gridando a tutto potere il nome Montaldo. Antoniotto stava scrivendo un salvocondotto per due fuorusciti che domandavano grazia; subito alzossi, e per una porta srgreta condottosi al porto, fuggì sopra un
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