La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
, CAPO PRIMO 37
battello. (16 di giugno) Fu acclamato il giovine Montaldo, il quale restituì di presente a' feudatari le terre ricuperate da Raffaele in nome della repubblica. Antoniotto va a Milano, ottiene soccorsi da Gian Galeazzo Visconti, e ritorna in Liguria. Ma un fratello del doge il raggiunge a Voltri con tutte le forze della città, lo assalisce e mettelo in fuga (i3g3). Mentre il vincitore insegue i nemici, Pier Fregoso leva il romore dentro alle mura, e costretto il doge a ritirarsi da palazzo, vi rimane signore per una notte. Le vittorie non acquistano sempre benevolenza. La plebe si dichiara al nuovo giorno apertamente contro di Pietro, e gli sostituisce Clemente di Promontorio, popolare di mezzo fra le opposte fazioni. Poche ore di poi Antonio Giustiniano succede a Clemente. I capi delle fazioni vedendosi esclusi, si uniscono contro il governo. Giustiniano scarso di proprie forze, invita i nobili a partecipar dello stato. Intanto l'Adorno si è nuovamente appressato alla città con cinquemila fanti forestieri, due mila Genovesi, e molti cavalli ed uomini d'arme. Mentre che gli uni fan impeto contro la porta orientale, gli altri guidati dall'Adorno in persona, assaliscono le mura che guardano a tramontana. Antonio Montaldo non aveva temuto, quantunque deposto il principato, di rimanere in città. Or conoscendo in che rischio egli sarebbe se Antoniotto fosse superiore, fece animo a'suoi, e radunati intorno a cinquecento armati, si cacciò in mezzo agli assalitori. L'urto e la sorpresa furono tali, che le genti di Adorno presero precipitosamente la fuga; gli altri si die-
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