La storia della antica Liguria di Girolamo Serra

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      CAPO SECONDO Gì
      gìore autorità, comunica loro il preso consiglio, e ne riporta l'assenso con questa condizione, che negli stendardi, ove saran dipinte le armi di Francia, si ponga dall'altra parte l'aquila imperiale, acciò V insegna della fazion ghibellina sempre s'onori. Dipoi l'Adorno mandò per un numero eguale di Guelfi; ed essi in odio del presente governo, popolare insieme e ghibellino, concorsero volentieri al cangiamento.
      Soggiornava nel delizioso piano di Quinto, cinque miglia discosto dalla città, il cardinale Luigi Fieschi,di grandissima riputazione non solamente appresso gli aderenti de papi, ma ancora nella classe più povera, ch'egli abbagliava collo splendore della sua dignità, e sovveniva colla copia delle sue entrate.il doge,benché lo avesse infìoo allora tenuto nel numero de'suoi avversari,e manifesto indìzio di animo ostile pur riputasse quel suo dimorare lontano dalla città, andò nondimeno a visitarlo sopra una galea. La conferenza non durò molto tempo. Accompagnato dal cardinale infino alla marina, Adorno tornossene in porto colle antenne della galea tutte inghirlandate d'ulivo, per significare pubblicamente la concordia de'personaggi più grandi nelle opposte fazioni.
      Così assicurato della volontà de'potenti, come quegli che niente più aspettava dalla moltitudine, ei volse ogni pensiero a far sì che il re di Francia accettasse V offertagli signoria. A tal fine elesse in deputata fra i nobili e guelfi Damiano Cattaneo, ch'ara tornato poco innanzi di Francia; fra i popolari e ghibellini Pietro di Persico, uomo dotato di singolare destrezza nel maneggio deglii


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La storia della antica Liguria e Genova
Tomo Terzo
di Girolamo Serra
Tipografia Elvetica
1835 pagine 330

   

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